“I lupi, certo, ma anche i cani possono diventare pericolosi”

Una lettrice ci ha telefonato: «Ho letto l’articolo sull’incontro di Varallo circa la presenza del lupo nei nostri territori. E’ chiaro che ci sia preoccupazione. Io volevo però richiamare l’attenzione delle istituzioni, soprattutto, eventualmente competenti a intervenire, su un’altra problematica, affine».
In pratica, la signora, che vive nel Comune di Cellio con Breia segnala alcuni episodi di aggressioni ad animali da parte di cani (non lupi): «E’ capitato nelle frazioni più vicine ai boschi, dove c’è chi alleva pecore e capre e in qualche caso traendo da questa attività un mezzo di sostentamento. Cani probabilmente sfuggiti al padrone che hanno attaccato ovini e caprini uccidendo più di un esemplare. Io stessa, che spesso vado a passeggiare in quell’area, non mi sento proprio tranquilla. Adesso è da un paio di giorni che gironzola un altro cane, con collare ma del quale nulla sappiamo, potrebbe essersi perso o essere stato abbandonato, è libero, e chi possiede capi di bestiame teme aggressioni».
La signora non intende fare polemica né alludere a responsabili e/o responsabilità: «Assolutamente. La mia è una segnalazione, che ho pensato di fare dopo aver letto il vostro articolo sui lupi, un modo per sollevare una problematica tipica specialmente delle zone lontane dal centro dei paesi in cui le norme in materia di custodia di animali da affezione spesso tendono a restare inosservate. Cani che scappano, o si lasciano vagare in tutta libertà quando invece la legge prevede il guinzaglio. Tra l’altro, il rimborso di eventuali danni è in questi casi risibile, certo non basta ad acquistare nuovi capi in sostituzione di quelli uccisi. Credo occorrano una maggiore sorveglianza e una migliore tutela. E sottolineo, casomai fosse necessario, che la colpa non è sicuramente dei cani».

Immagine di repertorio