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Varallo e Sabbia: dopo l’annessione…la beffa

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Del taglio dei fondi originariamente stanziati per la fusioni di Comuni, martedì 9 luglio, in Consiglio non si è parlato, se non en passant, senza affrontare l’argomento nel dettaglio.
Augusto Luttore (Sinistra per Varallo/ Bella Ciao), Giuseppe Iriti e Simone Vallana (La Sinistra Valsesia Valsessera) ci hanno invece inviato una nota in cui esprimono alcune considerazione sulla recente «sforbiciata», che definiscono una «beffa» da parte del « Governo del cambiamento ».
Prevedendo «tagli che vanno dal 20 al 60%, al momento non sappiamo ancora di quanto sarà  “ beneficiata ” la fusione tra Varallo e Sabbia, anche se attualmente è stato trattenuto il 40%. Facendo un salto all’indietro nel tempo, ricordiamo il motivato malumore degli abitanti di Sabbia che, malgrado avessero votato a maggioranza contro la fusione, furono annessi a Varallo grazie a un referendum che aveva visto la partecipazione di soli 1.310 elettori dei due Comuni sugli oltre 5.800 aventi diritto, nonostante da più parti si ritenesse fosse più giusto che votassero solo gli abitanti di Sabbia. Allora i due sindaci e le rispettive Giunte fecero leva sui circa 12 milioni di contributi che complessivamente sarebbero arrivati in 10 anni per convincere i cittadini a votare a favore della fusione, senza tenere conto di tradizioni, storie e radicamento delle persone».
«Il taglio annunciato» si legge ancora nel comunicato «va dal 20 al 60% ed è già messo in atto per il 2019. Davvero una fortuna che la Valsesia abbia un “governo amico” a Roma».

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