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Uno studio accurato per l’Orologio della chiesa a Zuccaro

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Si è completata la traslazione dell’orologio a pendolo dalla cella della torre, fino al piano terra della chiesa dei Santi Andrea e Gaudenzio di Zuccaro.
L’impresa è stata svolta in modo del tutto gratuito dai volontari Giacomo Cora, presidente dell’Associazione Italiana Studiosi di Orologeria, Alberto De Bernardi, Doriano Cottarelli e Giovanni Rigamonti, tutti appassionati di orologeria e di storia del territorio.
L’orologio è stato posizionato all’ingresso dell’edificio sacro, dove sono subito iniziati lo studio e l’analisi delle componenti da parte dell’Associazione. Dalle ricerche effettuate da Aisor, fin dalla sua scoperta, l’orologio venne alloggiato nella cella dedicata, posta sotto la cella campanaria della torre, verso il 1652, alla fine dell’importante intervento che trasformò la chiesa alle odierne proporzioni.
Il meccanismo presenta una struttura a gabbia di origine secentesca, ma sono altresì presenti diverse modifiche di epoche successive, soprattutto nella parte dello scappamento (l’organo regolatore dell’orologio stesso). Proprio questa modifica è risultata da subito interessante, tanto da spingere l’Aisor a occuparsi dell’analisi storico-meccanica dell’orologio. Al momento, infatti, non sono conosciuti agli studi esemplari con un analogo sistema di scappamento.
All’esame del presidente Cora, l’orologio si svela come un esemplare di grandi dimensioni, composto da due treni separati, e dotato di suoneria a rastrello che permette la suoneria delle ore, la «ribotta» dopo 2 minuti e la suoneria delle mezze ore su un’unica campana.
Il meccanismo è composto in tutto da 652 parti, per un peso complessivo di 206 kg, pesi esclusi. L’elemento più complesso del sistema risulta essere la ruota scappamento con il suo record di 157 pezzi.
Un ringraziamento particolare è dovuto a don Ezio Caretti e al direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Novara per tutta la collaborazione e il supporto.

1 Commento

1 Commento

  1. Francesco Carbone

    19 Ottobre 2019 at 12:01

    Interessante e lodevole l’impegnodegli Amici dell’AISOR circa la salvaguardia e il successivo studio , magari per futura funzinalità del movimento dell’orologio da torre della Parrocchia di Zuccaro. Condivido gli sforzi in quanto rivenienti da personale esperienza per pari oggetto smembrato e distrutto in vario modo diversi anni addietro. Oggi interamente funzionante ! Auguri buon lavoro

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