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Serravalle: la Casa di riposo cambia assetto, dal 1°gennaio 2020 sarà una Fondazione

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Un paio di settimane fa, dando voce alle perplessità dell’Amministrazione comunale legate al protrarsi dell’intervento di ristrutturazione e ampliamento della Casa di riposo Don Florindo Piolo ben oltre i tempi stabiliti dal cronoprogramma, avevamo anticipato l’intenzione del sindaco Basso di contattare i responsabili di Anteo per incontrare il direttore dei lavori.
L’incontro, come ci riferisce lo stesso primo cittadino, si è svolto nei giorni scorsi. «Ho avuto modo, insieme al presidente Paolo Croso, di effettuare un sopralluogo nel cantiere. L’arch. Bargna che segue i lavori, è stato molto disponibile, illustrandoci dettagliatamente quanto è già stato realizzato e che cosa rimane da fare. Devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato. Parlandoci di intoppi tecnici e procedurali, nonché di alcune complicanze con l’Asl a livello burocratico, quali cause principali per il ritardo nei lavori, ha ammesso che in certi momenti il cantiere sia stato scarsamente attivo. Ci ha comunque assicurato, e questa è la cosa ora importante, che entro giugno o luglio i lavori saranno ultimati».
Ribadendo come l’incontro abbia sicuramente dato nuova «energia» al cantiere, Basso si dice quindi molto più fiducioso. Speranze, per altro, condivise dal presidente Croso che, avendo seguito passo a passo il lungo iter dei lavori, ha ben chiaro il quadro dell’intervento: «Mi auguro davvero che i termini indicati questa volta siano rispettati. Tra l’altro il direttore dei lavori ci ha anticipato che entro la fine di marzo l’intenzione sarebbe quella di sistemare la nuova ala anche esternamente, tinteggiando la facciata e posizionando un finto tetto per mitigare l’impatto sull’ambiente circostante del nuovo blocco. In questo modo si potrebbe anche rimuovere il ponteggio e la gru, iniziare a seminare l’erba e il colpo d’occhio sarebbe già subito diverso; una sorta di graduale ritorno alla normalità».
Oltre a questo sopralluogo, nello stesso giorno Basso ha poi anche incontrato in municipio i membri del Consiglio d’Amministrazione della struttura. Con le nuove disposizioni regionali, la Casa di riposo dovrà infatti trasformare il suo assetto. E, in vista di queste modifiche che riguarderanno anche lo stesso cda, si è voluto condividere con l’attuale Direttivo una strategia concertata per il futuro dell’Istituto. Il tutto, ha voluto ribadire il Sindaco, non come forma di ingerenza ma, trattandosi di un passaggio importante, solo in un’ottica di sinergia e di collaborazione, per evitare di disperdere «l’ottimo lavoro svolto finora».
«Le legge regionale» spiega infatti nei dettagli Croso «impone alle case di riposo, quali ex Ipab, di adottare una nuovo assetto. La scelta, in realtà, è vincolata a quanto è stato fatto finora. Ed essendo l’Istituto da ormai tanti anni gestito da Anteo, la strada che si dovrà seguire è quella della Fondazione per la quale ci sono delle direttive ben precise. Ci stiamo quindi confrontando e “attrezzando” per raccogliere la documentazione da inviare in Regione, sia per quanto riguarda la modifica dello statuto che il riordino del cda».
Scopo della nuova Fondazione, specifica Croso, sarà perseguire gli obiettivi dell’ex Ipab, quindi garantire un servizio di assistenza agli anziani, con attività parallele di socializzazione, operando al tempo stesso anche nel campo socio-assistenziale ed educativo, per sviluppare ad esempio, future collaborazioni con le scuole. Quanto invece al cda, la direttiva è di ridurre il numero dei membri e di fare in modo che le nomine pubbliche siano minoritarie. Il nuovo Consiglio non sarà pertanto più formato da cinque componenti ma da tre: uno continuerà a designarlo il Sindaco, poi ci sarà il parroco come membro di diritto mentre il terzo componente si è deciso insieme di lasciarlo come prima scegliere all’arcivescovo.

«Mi trovo perfettamente allineato con questo nuovo organico» specifica Basso; «con don Ambrogio c’è stata da subito un’ottima collaborazione, lavoriamo fianco a fianco per il bene della comunità. Quanto alla nomina della curia, peroreremo il nome di Paolo Croso. sottolineando proprio come l’operato delle varie Amministrazioni da lui guidate in questi vent’anni abbiano permesso alla Casa di riposo di diventare un’eccellenza del territorio. C’è bisogno di continuare così, avvalendoci della sua esperienza e serietà».
Dal canto suo, Croso – che dopo tanti anni aveva valutato anche di farsi da parte – sollecitato da sindaco e parroco, ha dato la sua disponibilità di massima ad andare ancora avanti. L’attuale Direttivo entro il 12 marzo dovrà inviare in Regione tutta la documentazione richiesta con la bozza del nuovo statuto; dopodiché bisognerà aspettare almeno 120 giorni, entro la fine dell’anno verrà richiesto di fare le due nomine e dal 1° gennaio 2020 sarà a tutti gli effetti operativa la nuova Fondazione.

Concludendo, Basso evidenzia come questo cambiamento di assetto sia di fatto parallelo alla conclusione degli importanti lavori di riqualificazione che interessano la Casa di riposo. «Sono novità importanti che danno fiducia e nuova energia anche in un’ottica futura. Il Comune c’è e farà tutto il possibile perché l’Istituto possa sempre portare avanti al meglio un servizio sociale di grande rilevanza, continuando a essere un punto di appoggio fondamentale per numerose famiglie del territorio».

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