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Progetto Baby Sitting: ViviAmo Varallo ce lo spiega

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La settimana scorsaera allo studio della minoranza consiliare, lista ViviAmo Varallo, un progetto di assistenza ai minori alternativo e che a breve gli ideatori ci avrebbero illustrato e descritto.
«L’idea» chiariscono i tre consiglieri Cravanzola, Astori e Pizzorno «nasce dall’esigenza delle famiglie di reperire persone affidabili e preparate a cui lasciare i propri figli, sia per situazioni di emergenza, aventi pertanto carattere occasionale, sia per esigenze maggiormente continuative, ad esempio per gestire i bambini coprendo fasce orarie in cui i servizi educativi o scolastici, o i supporti di carattere familiare, non sono disponibili».
«In questo periodo di emergenza, i problemi organizzativi per nuclei familiari e genitori single sono aumentati» proseguono «e nella fase due rischiano di protrarsi per tutta l’estate. In attesa delle direttive sulla riapertura della scuola, si prospettano altri mesi da trascorrere a casa, con il rischio che anche oratori, centri estivi e tutte le attività che normalmente impegnano i più piccoli durante il periodo estivo rimangano chiuse».

E poi, nel dettaglio, il progetto, che «è volto a creare un Elenco Comunale Baby Sitter, una sorta di Albo di operatrici professionali appositamente selezionate e formate per offrire alle famiglie, e alle istituzioni del territorio, prestazioni di baby sitting, animazione ed educazione culturale, con criteri di qualità e affidabilità conseguenti alla severa selezione operata dal Comune, nonché grazie a un percorso formativo che le persone selezionate devono intraprendere prima di essere ammesse all’Elenco. La cura di un bambino è infatti un’attività delicata, che non può essere improvvisata ma deve avvenire sulla base di competenza e professionalità. Un albo comunale per le baby sitter, cui potranno iscriversi le “tate” in possesso del titolo di studio vigente per operare nei servizi educativi per la prima infanzia o avranno frequentato con successo un corso di formazione. Duplice l’utilità e l’importanza di questo Albo: aiutare le famiglie e favorire l’occupazione di persone, in particolare mamme e giovani ragazze/i, disoccupate o inoccupate. Il pagamento potrà essere effettuato direttamente all’operatrice; per la corresponsione delle prestazioni di baby sitting occasionali infatti potrà essere utilizzato anche lo strumento del libretto famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro € e che rientra nelle disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale introdotta dall’art. 54 bis, legge 21 giugno 2017».

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