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Nuovo bilancio positivo per il gestore dei servizi idrici integrati del territorio valsesiano

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Certe notizie, quando si ripetono, fanno proprio piacere e in questo caso il «Mi riCordar qualcosa…» ha valenza sicuramente positiva, in quanto da qualche anno a questa parte, il Consiglio di Amministrazione del Cordar Valsesia propone ai soci (e di riflesso ai cittadini contribuenti) un ottimo resoconto di gestione. Martedì pomeriggio nella sala consiliare di Serravalle si è tenuta l’assemblea annuale dei soci e il gestore dei servizi idrici integrati, guidato dal presidente cav. Paolo Croso, dalla vice Luisa Ronco e dall’amministratore delegato Silvano Barberis Negra, ha portato alla riunione un bilancio lusinghiero che vede al 31 dicembre 2018 un avanzo di quasi 528mila euro (al netto dei quasi 200mila pagati per imposte varie). La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria del compianto rag. Daniele Curri (già componente del Collegio dei Revisori dei conti) ed è proseguita con l’analisi delle voci di bilancio più rilevanti. Il presidente e l’amministratore delegato hanno tratteggiato il quadro dell’attività da cui emerge che: il Cordar è «sano», vanta una struttura tecnica all’avanguardia, fa di disponibilità e capacità operativa una delle missioni aziendali in favore del territorio agendo in sinergia con i Comuni. Proprio dal continuo dialogo con gli enti locali deriva una serie di importanti investimenti: si pensi che dal 2009, anno d’inizio dell’attuale gestione, a fronte di 41 milioni e 146mila euro di incassi per il servizio idrico ne sono stati investiti 14, ben al di sopra dei parametri nazionali. In questi anni – ha detto Croso – si è sviluppato un positivo dialogo con tutte le amministrazioni per rendere il servizio sempre più efficiente e il presidente ha garantito lo stesso impegno anche per il prossimo biennio di mandato. Barberis Negra, oltre a sottolineare il positivo risultato di gestione, ha auspicato che presto vada a delinearsi la scelta del neonato Comune di Valdilana per la gestione del servizio idrico. La legge prevede infatti che in un Comune non ci possano essere due gestori per i medesimi servizi e agli enti di nuova formazione dà tre anni di tempo per ottemperare. Tanto più tempestiva sarà la decisione, però, tanto più sarà possibile adeguare senza scosse a tale scelta l’attività Cordar, scongiurando eventuali contenziosi (ed evitando così un nuovo «caso Borgosesia»). Dopo che il Collegio dei Revisori ha chiesto all’assemblea di votare il bilancio così com’era, da Sindaci e delegati è giunto il voto favorevole, con i complimenti del caso, visti i «numeri», capacità-coesione del CdA (dalla minima incidenza sui costi: l’amministratore delegato presta addirittura servizio gratis), il valore di direttore-tecnici-operatori e la positiva collaborazione sin qui avuta. I 527.948,77 euro sono stati fatti confluire nel fondo di riserva straordinaria. Ultimo punto è stata la designazione, su proposta del Comune di Varallo, del rag. Giorgio Sacco come componente effettivo del Collegio dei Revisori.
Le comunicazioni conclusive hanno visto l’intervento del sindaco di Pray che ha parlato dei prossimi impegni che potranno coinvolgere anche il Cordar nel grande progetto «ReNDiS» di difesa spondale per il Sessera e del sindaco di Serravalle sulle possibili criticità per il collettore a Vintebbio. Croso ha rilevato in conclusione la disponibilità del Cordar nel sostenere le Amministrazioni e invitato a «fare squadra» per ottenere gli ingenti finanziamenti necessari alle opere di messa in sicurezza.

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