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Mostra in biblioteca a Varallo: “Racconti di donne. Una fotografa e tre scultori”

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In Biblioteca a Varallo si festeggerà l’8 marzo con una mostra: “Racconti di donne. Una fotografa e tre scultori”, che sarà inaugurata venerdì 8 marzo alle ore 11.

Monica Mazzone è una giovane donna determinata che inquadra la realtà attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. E’ l’ultima di sei figli, e sin da piccola è stata attratta dal disegno e dalla pittura, manifestando una naturale propensione per il mondo dell’arte. Fotografare, “disegnare con la luce”, è diventato il naturale approdo dopo un percorso di educazione al segno e al colore. Il Foto Gruppo “Noveis” diventa il punto di riferimento per migliorar la tecnica, ma soprattutto per entrare nel mondo della fotografia, che negli ultimi anni, con l’avvento del digitale, è enormemente cambiato. Nel 2013 espone in una mostra personale a Borgosesia alcune sue opere a china dal titolo: “Le nostre radici”, nate come elaborazione del concetto di personalità costruita attraverso l’adattabilità ai cambiamenti, senza perdere la propria personalità, e soprattutto senza rinnegare le proprie origini, assumendo il concetto di diversità come valore ed elaborando un personale progetto fotografico.

Jacopo De Dominici, varallese, restauratore ed artista a 360 gradi, si esprime attraverso il segno e il colore, ma anche come scultore, partecipa a simposi estemporanei di scultura e si confronta con il presente senza dimenticare la lezione dei classici.

Ireneo Passera restauratore e artista: “Due mestieri e due approcci diversi alla vita, ma entrambi necessari”. Vive e lavora a Borgosesia. Ha frequentato il Liceo artistico a Bergamo e a Novara. La Scuola “Barolo” di Varallo Sesia è stato il luogo artistico e culturale dove ha approfondito la scultura e il restauro sotto la guida dei Maestri Tosi e Farinoni. Esprimersi attraverso la scultura è un linguaggio a lui connaturato. Libera le emozioni dalle differenti materie che le sue mani trasformano. In particolare riesce a cogliere l’anima del marmo, carpendone la vitalità.

Eliseo Stefan, vive e lavora a Gattinara, si dedica alle arti figurative frequentando anche la scuola “Artus” di Serravalle Sesia, dove esegue sculture in terra e in legno. Nel 2000 segue un corso di scultura su marmo, presso la scuola “Arco Arte” di Carrara. Affascinato dalle forme dei sassi del fiume, realizza con questi sculture sonore.

La mostra sarà visitabile fino al 31 marzo negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (dal lunedì al venerdì 14.30 – 18.30; martedì anche al mattino: 9 – 12; sabato 9-12) e apertura pomeridiana dalle 15 alle 18 nelle giornate di sabato e domenica.

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