Seguici su

Cronaca

«L’autovelox era da segnalare, contravvenzione illegittima»

Pubblicato

il

La vicenda risale al 22 ottobre 2018 e vede protagonista un cittadino di Guardabosone, Riccardo Fornengo, cui era stata inflitta una contravvenzione dal Comune di Crevacuore per un’infrazione ai limiti di velocità rilevata da autovelox. Fornengo aveva presentato ricorso, ritenendo che la contestazione fosse irregolare in quanto viziata da numerose inadempienze formali e sostanziali rispetto alla normativa che regola tale attività di controllo. In particolare sottolineava segnaletiche non conformi, mancata visibilità da parte degli operatori addetti al rilevamento e che quest’ultimo è avvenuto su un tratto di strada al di fuori della competenza comunale. Nell’aprile dello scorso anno il caso è andato in udienza dal Giudice di Pace di Varallo e in quella sede il ricorso è stato accolto, con annullamento del verbale e disposizione per il Comune di rimborsare al ricorrente i 43 euro spesi per la marca di bollo usata per la pratica.
Le motivazioni della sentenza sono state depositate sul finire dello scorso anno: «Il Giudice di Pace ha confermato che il Comune di Crevacuore non ha garantito l’installazione della segnaletica di legge prima di procedere al rilevamento della velocità» sottolinea Fornengo «Questo smonta una volta per tutte la bufala, che adottano tutti i Comuni dopo il posizionamento dei check-speed, ovvero che l’apparecchio rilevatore potrebbe nascondersi a rotazione in uno qualsiasi dei totem. Invece la sentenza conferma che il totem dentro il quale si posiziona il velox deve obbligatoriamente essere segnalato pena l’illegittimità delle multe».
«Premesso che il vigile non ha alcuna colpa di quanto sopra esposto per il semplice fatto che tutte queste competenze erano in capo al Comune» continua «vien da chiedersi perché l’allora Sindaco avesse più volte spergiurato di non voler fare cassa ma di volere esclusivamente la sicurezza dei cittadini, mantenendo però un comportamento illegittimo verso gli automobilisti ma soprattutto facendo confluire nelle casse della società proprietaria degli apparecchi, una quota fissa annua, una quota fissa per ogni uscita di rilevamento delle velocità e una percentuale per ogni contravvenzione elevata, tutte cose vietate espressamente dalle normative in materia che concedono ai Comuni solamente la pattuizione di una cifra fissa “una tantum” per tutto il servizio».
«Con questo» precisa ancora «non voglio affermare che si può impunemente infrangere la legge, ma i Comuni che intendono effettuare questo tipo di rilevamenti debbono attenersi alle norme in materia, che ci sono e sono molto rigide».
Fornengo sostiene in conclusione che le multe notificate dal Comune di Crevacuore con le modalità contestate «erano tutte illegittime» e che «i Comuni che hanno posizionato, o pensano di posizionare, i check-speed devono segnalare il totem in cui è inserito il velox…».
Partita chiusa? Non è detto, perché sembra che il Comune di Crevacuore – in nome della sicurezza del transito in paese – abbia a sua volta deciso di ricorrere contro l’annullamento: ciò in base al principio che la sentenza non entra nel merito della violazione contestata e non nega che fosse stato effettivamente superato il limite di velocità consentito.

E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento

Pubblicità
Pubblicità

Facebook

Pubblicità

© 2023 Corriere Valsesiano - Iscrizione al Registro giornali del Tribunale di Vercelli nr. 14 del 20/11/1948
ROC: n. 25883 - ISSN 2724-6434 - P.IVA: 02598370027
Direttore Responsabile: Luisa Lana - Editore: Valsesiano Editrice S.r.l. - Redazione: via A. Giordano, n.22 - Borgosesia (VC)


La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui al d.lgs. 70/2017 e dei contributi di cui alla Legge regionale n. 18/2008. La testata ha beneficiato del credito d'imposta per le spese sostenute, anno 2020, per la distribuzione delle testate edite dalle imprese editrici di quotidiani e periodici.