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La dott.sa Serpieri da Vercelli a Biella? Voci, indiscrezioni e smentite

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Il già delicato sistema di rapporti fra sanità e politica ha, nel corso di questi giorni, aggiunto altre pagine alla sua travagliata storia. A originare tutto, alcune voci, fattesi sempre più insistenti dopo una recente riunione della Giunta regionale, su un possibile trasferimento dell’attuale direttore generale dell’Asl Vercelli, la dott.sa Chiara Serpieri, alla commissariata Asl di Biella (ora retta dall’avv. Diego Poggio). Qualcuno già ipotizzava brindisi da parte di coloro che – come l’on. Tiramani e altri esponenti politici del territorio – non hanno mai fatto mistero di sperare che la dott.sa  Serpieri saluti la sanità vercellese: freschi sono infatti i ricordi della «bocciatura» dell’operato della manager da parte della Conferenza dei Sindaci e le tante proteste plateali attuate da amministratori del territorio in dissenso alle scelte sanitarie. Va detto tuttavia che l’Asl ha presentato un bilancio in cui il deficit risulta dimezzato e quindi diventerebbe difficile per la Regione silurare il direttore generale senza dare il via a possibili contenziosi. Si sarebbe allora fatta strada l’ipotesi di un «trasferimento a pari funzioni» della dott. Serpieri all’Asl biellese. La notizia pare sia stata confermata in una prima fase dall’assessore regionale Chiara Caucino (Lega) e ha suscitato una girandola di prese di posizione. Il consigliere regionale novarese del Pd Domenico Rossi ha diffuso una nota in cui ha definito «indecoroso» lo spettacolo delle nomine dei direttori generali o commissari delle Asl «ruoli strategici, tanto più in questo momento storico di emergenza sanitaria».
Il vicepresidente della Commissione Sanità ha puntato il dito sulla Lega, accusata di privilegiare «le logiche di potere e non le politiche sanitarie», e ha chiesto un deciso intervento del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Luigi Genesio Icardi, richiamandoli ad ascoltare «i territori, in particolare i sindaci, non solo quelli dei loro partiti, ma poi prendano una decisione».
Anche due altri politici di primo piano, questa volta del centrodestra, sono intervenuti: l’on. Andrea Delmastro e l’on. Roberto Pella. Entrambi hanno dichiarato di avere avuto contatti chiarificatori con presidente e assessore regionali. L’esponente di Fratelli d’Italia, ricordando di non avere nulla contro la dott.sa Serpieri, ha parlato di «ipotesi infondate» relative alla sostituzione o affiancamento dell’avv. Poggio, del quale ha anzi evidenziato qualità e risultati apprezzati da praticamente tutti gli amministratori locali. Posizione condivisa anche dal deputato di Forza Italia (vicepresidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha affermato di aver personalmente ricevuto dal presidente Cirio la rassicurazione che non ci saranno nuove nomine per l’Asl Biellese sino alla scadenza naturale del mandato, nel marzo del prossimo anno.
Tutto risolto? Tempesta in un bicchier d’acqua mai supportata da notizie ufficiali? Politica locale in cortocircuito non solo fra opposti schieramenti ma anche fra formazioni alleate? A meno di clamorosi colpi di scena la situazione parrebbe cristallizzarsi esattamente com’era prima di tutta la ventata polemica. Ma già un’altra voce si sta facendo strada e darebbe la Giunta regionale pronta a destinare la dott.sa Serpieri al Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive presso l’Asl di Torino. Staremo a vedere se e quali decisioni verranno prese.

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