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E’ terminata l’attività del reparto Covid allestito all’Ospedale di Borgosesia

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Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la chiusura del reparto covid realizzato all’interno dell’ospedale di Borgosesia. La prima, tra le tante «chiusure»   che hanno costellato l’ultimo periodo, che fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Da quella domenica 15 marzo, quando alcune aree del presidio SS. Pietro e Paolo di Borgosesia, su richiesta dell’Asl di Vercelli, erano state riconvertite per assistere i pazienti affetti da coronavirus, sono passati quasi tre mesi. Durante i quali il personale sanitario incaricato ha lavorato ininterrottamente, esponendosi ogni giorno al pericolo di contagio e restando a fianco di chi aveva bisogno di cure e assistenza. I posti letto di cui era dotato il reparto covid borgosesiano hanno accolto i malati che avevano bisogno di terapia specifica e di respiratori, mentre, nel frattempo l’ospedale continuava a essere aperto, insieme anche all’ambulatorio del pronto soccorso, per erogare i servizi essenziali.
Ai malati di coronavirus il personale medico ha riservato tutte le cure e le attenzioni del caso che, per la quasi totalità dei ricoveri, sono state efficaci, anche se, purtroppo, in situazioni particolarmente gravi, qualcuno non ce l’ha fatta.
Oggi la chiusura del reparto covid, resa possibile da un calo dei contagi nella nostra zona che si approssima allo zero, non significa però che il pericolo sia scomparso e che il virus sia stato sconfitto, ma vuole comunque essere l’occasione per celebrare un traguardo raggiunto, che evidenzia come il nostro sistema sanitario, i medici, gli infermieri e gli operatori abbiano saputo rispondere in maniera adeguata e puntuale all’emergenza. Un risultato positivo per tutta la Valsesia, raggiunto anche grazie alla perfetta gestione dell’emergenza sanitaria all’interno delle RSA sparse sul territorio che hanno registrato un totale bassissimo di contagi tra gli ospiti anziani, tanto da far balzare il caso all’attenzione della cronaca nazionale che le ha elevate a esempio per le altre strutture italiane. Ma parte del merito se la situazione in Valsesia è potuta rimanere sotto controllo anche nelle settimane di maggiore crisi è anche della popolazione che ha saputo, fin da subito, osservare con attenzione e precisione le pratiche di contenimento e le norme di sicurezza per evitare che si diffondesse il contagio. E se oggi ci stiamo riappropriando a poco a poco dei nostri spazi, della nostra routine è perché ciascuno, nel semplice rispetto delle normative, ha dato il proprio contributo per il bene di tutti, senza rendere vano, anzi, onorando il lavoro che medici e infermieri stavano svolgendo in prima linea. «Non ci sentiamo eroi. Gli eroi sono i nostri pazienti e noi siamo i loro alleati»  è proprio il messaggio che gli operatori dell’ospedale di Borgosesia impegnati nell’emergenza covid hanno voluto diffondere tramite un commovente video su Facebook pubblicato negli scorsi giorni. Tramite immagini e fotografie hanno cercato di raccontare cosa hanno vissuto nell’ultimo periodo: paure, ansie, fatica ma anche solidarietà, speranza e amicizia, a volte racchiuse in piccoli gesti o sguardi, ma che hanno aiutato tutti ad andare avanti. E se oggi il reparto covid è chiuso è grazie al lavoro di tanti, all’attenzione di molti e al rispetto di tutti.

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