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Con l’arrivo del 2020 «La Spunsiga» a Rassa ha cessato l’attività

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Con l’arrivo del 2020 «La Spunsiga»  ha cessato l’attività.  Una decisione sicuramente molto ponderata e le cui motivazioni sono ben comprensibili, ma che tutti noi, cittadini e abitanti di Rassa, abbiamo dovuto accettare: a malincuore e con un velo di tristezza.
Albino Ferraris, il titolare, è sicuramente il rassese più conosciuto, sia da noi concittadini, sia dai villeggianti e addirittura dai turisti di passaggio: con il suo negozio si chiude un importante capitolo della storia del nostro Comune.
Inaugurato più di un secolo fa, il negozio di alimentari sito in una delle vie principali di Rassa è stato l’unica attività del nostra piccola località montana a essere rimasta aperta nel corso degli anni. Questo grazie soprattutto ad Albino che ha speso la vita dedicandosi anima e corpo al lavoro, alla famiglia e al paese. L’attività era stata avviata nel lontano 1917 dai nonni di Albino, Giacomo e Rosa De Fabiani.
A quei tempi i due coniugi, insieme alla figlia Ginevrina, decisero di chiudere l’osteria di loro proprietà e di aprire negli stessi locali un negozio di generi alimentari con licenza di sali e tabacchi.
Al negozio di commercio al dettaglio la famiglia De Fabiani affiancò anche un’attività di trasporti, aprendo la ditta che sarebbe poi stata insignita nel 1972 di medaglia d’oro dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato per i 65 anni di attività ininterrotti.
Qualche anno dopo, dal matrimonio di Ginevrina De Fabiani con Pietro Ferraris, nacquero Maria, Elvira, Mario e Albino; la famiglia portò avanti le due attività, ma presto le due figlie lasciarono la casa di famiglia e dal 1950 il figlio Mario cominciò a gestire parte della ditta di trasporti.
Albino, invece, prese in mano «La Spunsiga»,  l’attività commerciale familiare, che continuò a gestire insieme a Lidia Rigotti, che nel 1958 divenne sua moglie e dalla quale, in seguito, ebbe ben sei figli: Sergio, Marco, Piero, Paola, Ezio e Marisa.
Da qualche anno il negozio di alimentari e commestibili è rimasto l’unica attività presente nel paese e, fino a oggi, ha rappresentato un punto di riferimento per la vita dell’intera comunità. Ma, oltre al suo lavoro di commerciante, Albino ha dimostrato di essere soprattutto un amico prezioso; con sacrificio e dedizione, in più occasioni, ha posto le sue capacità e la sua esperienza a servizio della collettività, rispondendo a ogni richiesta con un vivo e sincero sorriso.
Il suo impegno, finalizzato al benessere di tutta la cittadina, ha fatto sì che nel 2000 fosse insignito del «Mirtillo d’oro», prestigioso premio assegnato a chi si distingue per la sua operatività a servizio della comunità.
Senza bisogno di vanto, ma nella riservatezza che lo contraddistingue, ha da sempre dedicato la sua vita a colmare ogni necessità della collettività, spendendosi duramente per gli altri e dando sempre una mano a chiunque ne avesse bisogno.
Per questi motivi, nel 2016, con una cerimonia ufficiale tenutasi nella sala consiliare del Comune di Rassa, ad Albino è stata conferita, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Oggi, purtroppo, a causa delle normative fiscali sempre più stringenti e onerose, Albino ha deciso di interrompere, non senza molto dispiacere, la sua attività dalla storia secolare, che per tanto tempo è stata fulcro dei servizi del paese.
Ma tutti noi, concittadini e amici, siamo sicuri che Albino continuerà a essere presente nella vita di Rassa e che sarà sempre pronto a dare il suo contributo per future problematiche e necessità. Con questo scritto intendiamo quindi ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto e nel nostro piccolo cercheremo di ricambiare.
Grazie di cuore Albino.

Gli amici di Rassa, Cruggia da Spinfoj

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