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Azienda Agricola Bianchi di Sizzano fra le vincitrici del “Calice d’Oro dell’Alto Piemonte”

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Aziende Agricole Sella di Lessona, Vigneti Valle Roncati di Briona e Azienda Agricola Bianchi Giuseppe di Bianchi Eva di Sizzano sono le aziende vincitrici dell’edizione 2019 del Concorso Enologico “Calice d’Oro dell’Alto Piemonte”, iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Novara in accordo con gli Enti camerali di Biella e Vercelli e del Verbano Cusio Ossola, con il supporto operativo dei partner tecnici Assoenologi e A.I.S. Associazione Italiana Sommelier del Piemonte, e la collaborazione del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte.

Le operazioni di selezione, divise in due sessioni, si sono svolte venerdì 11 ottobre, presso la sede dell’Ente camerale novarese. Ad aprire la manifestazione è stato Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara: «La manifestazione nasce dalla volontà di mantenere viva l’attenzione sulla realtà vitivinicola di un territorio, quello dell’Alto Piemonte, caratterizzato da produzioni di nicchia e qualitativamente interessanti. Il vino è tra i prodotti che meglio esprimono qualità e legame con il territorio e rappresenta un ambasciatore privilegiato del Made in Italy: circa la metà del fatturato complessivo del vino italiano viene infatti realizzato con l’estero e le esportazioni di vino incidono inoltre per il 15% sul totale dell’intero export agroalimentare».

Dal punto di vista della produzione, il 2019 si prospetta un’annata importante per la vendemmia, come indicato da Paolo Brogioni, direttore di Assoenologi, il quale ha sottolineato l’importanza di un’adeguata attività di promozione: «Il Concorso rappresenta un’iniziativa valida per far emergere la qualità delle produzioni locali che, se accompagnato da un’efficacia strategia di comunicazione, può contribuire alla valorizzare dell’intero territorio». Alessandro Ciccioni, presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, ha quindi aggiunto: «Il valore aggiunto del vino passa non solo dal contenuto della bottiglia, ma anche dal legame con il territorio di appartenenza, in quanto è uno dei pochi prodotti che riporta nel nome i luoghi di produzione. La scommessa futura è sostenere l’impianto di nuove vigne nell’Alto Piemonte e identificare quest’area in maniera univoca, ottimizzando il legame con i suoi vini, che possano diventare un importante attrattore turistico per tutti i visitatori».

Hanno inoltre portato i propri saluti le autorità presenti: Federico Perugini, consigliere di Regione Piemonte, Elisabetta Franzosi, assessore allo sviluppo del territorio del Comune di Novara e Maria Rosa Fagnoni, presidente ATL Novara. È quindi avvenuta la formazione, per sorteggio, delle due commissioni di valutazione, ciascuna delle quali formata da sette componenti: un enologo operante nelle province interessate dal concorso, un giornalista, due esperti del settore vitivinicolo e tre tecnici, sotto la presidenza dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani. Quarantaquattro i vini in gara per l’edizione 2019, la nona, così suddivisi nelle tre categorie previste dal regolamento del Concorso: quattordici in Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. bianchi e rosati; diciotto in Colline Novaresi, Coste della Sesia e Valli Ossolane d.o.c. rossi e dodici in Nebbioli da invecchiamento (Boca, Bramaterra, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Sizzano). I campioni esaminati dalle commissioni di valutazione sono stati in precedenza prelevati e catalogati dalla Camera di Commercio di Novara e successivamente resi anonimi dal dottor Claudio Ventrice, vice prefetto vicario, in veste di pubblico ufficiale.

 

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