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Alunno risultato positivo al virus: le procedure da seguire dalla classe, dalle famiglie e dai professori

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La Regione Piemonte ha adeguato, alla luce della nuova circolare del 12 ottobre del Ministero della Salute, le disposizioni riguardanti la gestione dei casi Covid in ambito scolastico e le procedure che devono essere seguite da un alunno risultato positivo al virus, dai suoi compagni di classe, dalle famiglie e dai docenti.

Fino ad oggi, nel caso di un alunno positivo, il servizio sanitario territoriale provvedeva a una indagine dei “contatti stretti” fra i compagni di classe e gli operatori scolastici, disponendo per tali contatti l’isolamento fiduciario e un tampone molecolare di verifica dopo 4-5 giorni.

Adesso invece, in linea con quanto previsto dalle disposizioni ministeriali, nel caso di positività di uno studente la classe sarà posta in quarantena per 14 giorni, con una sorveglianza sanitaria per monitorare l’evoluzione delle condizioni di salute. Nel caso non insorga nessun sintomo durante la quarantena, gli studenti potranno riprendere la normale quotidianità e l’attività scolastica al 14° giorno, senza necessità di tampone. Nel caso invece dovesse manifestarsi durante la quarantena la presenza di sintomi, dovrà essere contattato il medico/pediatra per valutare la necessità di un tampone di verifica.

La quarantena potrà essere ridotta a 10 giorni non appena disponibili i test rapidi, che danno il risultato nell’arco di 10 minuti, a differenza dei tempi di un tampone molecolare tradizionale per il quale l’esito è disponibile dopo circa 48 ore. Una tempistica che porterebbe in pratica a ridosso della fine dei 14 giorni di quarantena, senza un beneficio concreto per le famiglie e il sistema scolastico, ma con il rischio invece di sovraccaricare inutilmente il sistema sanitario.

“A mio avviso oggi la scuola è uno dei luoghi più più sicuri perché vigono prescrizioni così rigide che pongono i frequentatori, studenti, docenti e personale, al sicuro – sostiene Antonio Rinaudo, commissario coordinatore dell’Area Scuola dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte – Dal 20 settembre a ieri abbiamo avuto 650 studenti positivi a fronte di 8.152 tamponi fatti. Significa circa l’8%, un dato che non è tale da giustificare al momento misure drastiche”..

Studente positivo a tampone dopo segnalazione della scuola

– immediato isolamento per 14 giorni

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia)

– nel caso il tampone dei conviventi dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto, sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni

– immediata quarantena per tutti i compagni di classe per 14 giorni

– i familiari dei compagni di classe dello studente positivo, essendo contatti di contatto stretto, non sono sottoposti ad alcuna restrizione qualora non vi siano sintomi compatibili con il Covid-19 o indizi di ordine epidemiologico;

– immediata quarantena per gli operatori scolastici; sulla base delle valutazioni anamnestiche ed epidemiologiche, essi potranno essere classificati come “contatto stretto” oppure come “contatto casuale”; nel primo caso, conformemente a quanto riportato per i compagni di classe, saranno sottoposti a quarantena per 14 giorni; nel secondo saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia) e, in caso di tampone negativo e in assenza di sintomi sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Studente positivo con sintomi rilevati presso il proprio domicilio

Nel caso in cui i tempi di insorgenza della sintomatologia manifestata dallo studente consentano di escludere un coinvolgimento della scuola, cioè siano intercorse più di 48 ore dall’ultima frequenza scolastica, si applicano le seguenti misure:

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia)

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto, sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Nel caso in cui non sia possibile escludere un coinvolgimento della scuola, si applicano le misure di cui al punto precedente.

Operatore scolastico risultato positivo al tampone a scuola

– immediato isolamento per 14 giorni

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia)

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto, sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva per i conviventi (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva

– se sono rispettate le misure di prevenzione, non si applicano provvedimenti di quarantena nei confronti degli studenti o degli altri operatori scolastici;

– nel caso in cui vi sia il fondato sospetto del mancato rispetto delle misure anti-Covid, gli studenti delle classi e gli operatori scolastici identificabili quali contatti stretti saranno sottoposti a quarantena;
– per i familiari dei predetti, trattandosi di contatti di contatti stretti. valgono le disposizioni di cui sopra.

In generale, ove le risorse lo consentano, potranno continuare ad essere effettuati tamponi diagnostici sulle classi con finalità di contact tracing per aumentare la probabilità di individuare nuovi focolai.

Precisazione sulla quarantena

La quarantena di 14 giorni, e non quella alternativamente prevista di 10 giorni, sarà applicata sino a quanto non si avrà la disponibilità dei test rapidi.

Nell’attuale contesto, in assenza del test rapido, i possibili fisiologici ritardi sia nell’esecuzione dei tamponi che nella risposta da parte dei laboratori potrebbero vanificare i benefici legati alla riduzione della quarantena a 10 giorni.

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