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Alpe di Mera: stagione anomala, difficile… ma che è stata un successo!

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A Mera si è smesso di sciare con il 7 di aprile, pochi giorni dopo una nevicata forse un po’ fuori stagione ma che ha permesso di arrivare alla chiusura ancora «a pieno regime».
«I dati raccolti una volta chiusi gli impianti» dice Andrea Colla, direttore amministrativo di Monterosa 2000, la società che gestisce le due stazioni sciistiche valsesiane dopo la fusione «ci raccontano che il risultato fatto registrare a Mera nell’inverno 2018/2019 è grandissimo. E viene a confermare gli apprezzamenti che ci sono stati rivolti: di persona, tramite messaggi, sui social. La stagione è stata piuttosto difficile, e anomala: aveva fatto freddo all’inizio, con una prima nevicata, poi pioggia; e quindi, ancora, una continua alternanza di giornate calde e fredde. Un clima in ogni modo sorprendentemente mite, quello di quest’inverno, che ha caratterizzato tutto l’arco alpino. Un’altra stranezza, poi, il vento, che di solito a Mera non disturba: quest’anno è stato per quasi tre giorni così forte da costringerci a chiudere la stazione».
Mera e Alagna, Alagna e Mera. «Il rapporto che le lega» continua Colla «è sicuramente quello della complementarità offrendo ognuna un prodotto particolare. E se Alagna è meta degli sciatori più “scatenati” amanti anche del free ride e del fuori pista, Mera è frequentata specialmente dalle famiglie e, abbiamo constatato, anche da chi ci sale per godersi il sole, pranzare, fare merenda: da qui il progetto di operare nell’ottica di una riqualificazione dell’alpe che favorisca anche lo svago».
Un impegno costante, quindi, per riuscire a dare sempre qualcosa di più: «Certo. Ora ci dedicheremo alla “sistemazione estiva” della stazione, così da arrivare alla vigilia della stagione 2019/2020 con un prodotto ancora più funzionale alle esigenze dell’utenza. Molto è stato fatto, ma c’è ancora da fare. Esattamente come per Alagna, si lavora sempre in vista di un ulteriore miglioramento nella gestione. Per Mera gli obiettivi immediati sono quelli di poter contare su un impianto di innevamento ancora più efficace, sul potenziamento delle risorse idriche e sull’incremento degli innevatori, in modo da garantire i 100 giorni di operatività per la stagione dello sci. E poi viene tutto più facile, perché disponiamo di personale molto in gamba, competente, che anche in questa stagione così particolare ha saputo mettere in campo una elevata professionalità. Ringrazio quindi chi, coordinato dal direttore tecnico Claudio Francione, ha “fatto” la neve, l’ha lavorata e ha preparato le piste, chi ha curato il funzionamento degli impianti. Un grazie infine anche ai titolari delle attività ricettive in quota che si sono impegnati con Monterosa 2000 a tenere aperto sempre in concomitanza con le apertura della stazione».
Per quanto riguarda Alagna, invece, si va avanti fino al 28 di aprile quando rimarranno aperti gli impianti che da Stafal portano ad Alagna compreso il Funifor Passo dei Salati Punta Indren. Da lunedì 29 aprile fino a domenica 5 maggio aperture primaverili degli impianti che da Stafal portano al ghiacciaio di Indren per il freeride.

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