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A Scopello non c’è più il pediatra

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Su un piatto della bilancia la buona notizia del nuovo centro medico di Alagna. Sull’altro, quella decisamente meno buona del pediatra che, in servizio fino a pochi giorni fa a Scopello e perciò punto di riferimento delle famiglie alto valsesiane (comprensive di quelle residenti in Valsermenza), va in pensione. Senza (per ora) sostituti. «Sì» conferma il sindaco Andrea Gilardi, «il professionista in questione ha 70 anni e quindi, anche volesse, non potrebbe più, per legge, svolgere le mansioni di pediatra di base. Mi ha chiesto l’autorizzazione a utilizzare ancora l’ambulatorio per continuare a visitare i suoi piccoli pazienti: certo, però, a titolo privato. Il problema del medico di base qui in valle è da tempo conclamato.

«Ce ne sono sempre meno, anche la dottoressa che prima veniva a visitare a Scopa ora non sale più» aggiunge Gilardi. «Alla fine, ci si arrangia, ognuno come può, ma non dovrebbe funzionare così… I nostri anziani, per esempio, non tutti hanno figli o nipoti che li possano accompagnare fino a Varallo dal dottore. Il nuovo centro medico di Alagna? Certo, una struttura importante, che viene incontro a diverse esigenze. Ma ciò non esclude che si trovi una soluzione anche per la problematica legata alla scarsità dei medici di base».
Senza più un pediatra, dicevamo, chiaramente anche in Valsermenza (dove peraltro la speranza di poter contare su un nuovo medico di base è rimasta tale: il dottore che sembrava intenzionato a salire a Rossa per ripristinare un servizio ormai assente da qualche anno ci ha ripensato): «Guarda, io sono abbastanza alterato» mi dice il sindaco rossese Alex Rotta, «e ti parlo come cittadino [tra l’altro, ha tre figli – ndr]. La smettano di dire, dai vertici dell’ASL Vercelli ma non solo, che la sanità in Valsesia sta migliorando, che la sinergia e le strategie messe in campo stanno dando grandi risultati. L’Asl non può “imporre” a un pediatra di venire in Valle? e noi, cosa dovremmo fare? A noi qui in montagna il Servizio Sanitario Nazionale risposte non ne dà. Sembra non sia colpa di nessuno, ma intanto l’alta valle, già fortemente penalizzata dai tagli nel trasporto pubblico locale, medici non ne ha più, ora nemmeno un pediatra. La nuova struttura di Alagna? Va bene per i turisti ma non per noi residenti: è un ospedale turistico. E pensare che l’Asl dovrebbe fare gli interessi dei cittadini… siamo ancora qui ad aspettare, nei nostri paesi di montagna, l’“infermiere di famiglia” promesso un paio di anni fa dalla Direzione aziendale proprio per sopperire alla sempre più cronica carenza di medici di base… chi l’ha mai visto, questo infermiere? E poi vogliono farci credere che per la Valsesia hanno un occhio di riguardo… non è così, proprio per niente!».

 

Immagine di repertorio

 

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